Dicono che non ci può essere un buon futuro senza un passato alle spalle. E se il passato evoca sempre
il ricordo, non necessariamente questo passato deve significare “nostalgia”. Al contrario, è ricchezza di
valori.
Nel libro, intitolato “Nel Giardino dei Giusti (e dintorni)”, lo scrittore e giornalista Marco Delpino ha
voluto mettere assieme alcuni “tasselli” in un mosaico della memoria.
Sono racconti di vita reale, in cui il ricordo diventa parte fondante del narrare per mettere in risalto,
appunto, determinati valori.
Alcuni di questi racconti hanno come denominatore comune il periodo della seconda guerra mondiale.
E vedono come spunto i tanti e silenziosi episodi che hanno visto molti cattolici salvare vite umane, in
particolare ebrei.
Ma nel libro ci sono tante altre storie, quei “dintorni” il cui richiamo sta nel titolo. Storie vere che
sembrano favole, a cominciare da quella di un povero, Emilio Bisio, che era un uomo ricco di grande
umanità. Poi ci sono altri personaggi che con la seconda guerra mondiale e con i racconti della Shoah
non c’entrano affatto: da Walt Disney a Indro Montanelli, da Giovannino Guareschi a don Andrea
Gallo, da Padre Giorgio cappuccino a Suor Enrichetta Salmoiraghi, dal campione mondiale di sci
nautico Gigi Figoli a Sandro Pertini, ma anche una commovente lettera-confessione del partigiano
Vladimiro Diodati alla figlia Milena. Soprattutto molti episodi legati al “giorno della Memoria” il cui
ricordo, oggi, è più vivo che mai.
Il libro “Nel Giardino dei Giusti (e dintorni)” (174 pagine, formato 15×21, prezzo di copertina: 13
euro) sarà presentato sabato pomeriggio, 27 gennaio, alle ore 16, presso la Sala Bo di Palazzo
Fascie Rossi a cura dell’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani – Sezione Tigullio e Sestri
Levante (con il patrocinio del Comune) nel corso dell’evento intitolato “I cattolici e la salvezza
degli ebrei;” con la presenza di Marco Delpino e della Vice Direttrice di “TelePace” Cristina
Oneto.
Tigullio scrive Piemonte legge: ‘Nel Giardino dei Giusti (e dintorni)’ di Marco Delpino
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