di Guido Michelone
Molti i delegati e gli ospiti da Piemonte e da Liguria – e ovviamente dal resto d’Italia – per l’Assemblea Nazionale di Italia Viva, tenutasi a Milano il 4 dicembre.
Palla al centro, il titolo dell’iniziativa nel duplice significato che quest’espressione comporta. Palla al centro si usa nel gioco del calcio, quando inizia una partita o quando la squadra che segna un goal agli avversari ha il diritto di porre appunto il pallone nel cerchietto bianco; sta appunto nel mezzo del rettangolo verde, per ripartire, per continuare una sfida dopo una rete che ha portato al vantaggio o al pareggio o è riuscita a ridurre lo svantaggio, nella speranza di un recupero che, a sua volta, porti al pareggio o alla vittoria. In questa metafora footballistica c’è tutta la strategia di una realtà nuova, Italia Viva, nata tre anni fa, grazie a Matteo Renzi, da una costola del PD, raccogliendo tutte le forze riformiste, tanto a sinistra quanto a destra, proprio per ripartire con una politica diversa che, non a caso, assieme ad Azione di Carlo Calenda, ottiene un incoraggiante risultato nelle recenti elezioni, vinte dal Centrodestra guidato da Georgia Meloni.
In alcune città del Piemonte ad esempio il cosiddetto Terzo Polo tocca il 15% delle preferenze dei votanti.
E il risultato sorprendente riesce a spiegare anche il senso ulteriore della frase “Palla al centro”: il testimone (ovvero la ‘palla’) della politica italiana, nelle intenzioni di Italia Viva, va riportato al centro, allontanando gli opposti estremismi, coinvolgendo le forze moderate, liberali, riformiste, cattoliche; il centro a favore di uno sviluppo del Paese lontano dalle sirene di populismi e sovranismi, dai quali anche molte parti del nuovo governo stanno prendendo le distanze.
Tutto questo e molto altro ancora viene ribadito in Assemblea dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che in due ore filate di relazione a braccio, racconta la patria del presente e del futuro.
Fra gli argomenti più toccanti via via Renzi invita il governo a chiedere i 37 miliardi di euro del MES per la salute; sottolinea l’importanza di scuola e università per la crescita morale ed economica del Paese, ironizzando sulla frase di Giuseppe Conte sugli artisti come “quelli che ci fanno divertire”, mentre saperi e conoscenza devono essere uno strumento di lotta contro la criminalità e a difesa dei valori identitari.
Renzi inoltre invita a difendere e favorire il lavoro e non il reddito di cittadinanza, a rivedere il problema del fisco per aiutare le imprese in difficoltà, ad occuparsi concretamente di questione ambientale senza farla diventare uno scontro ideologico, a riprendere infatti l’Unità di Missione Italia Sicura che, assieme all’edilizia scolastica, fu l’appello del senatore a vita Renzo Piano, architetto e umanista di fama internazionale.
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