L’impegno di Esabus per salvare il patrimonio delle corriere storiche

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di Gian Paolo Arborio

Il rispetto per la storia permette di vedere e toccare con mano reperti e manufatti di ogni genere, ma in tutto questo fervore archeologico un elemento è stato distrattamente dimenticato: si tratta del vecchio, umile, generoso, autobus. Fino a vent’anni fa quasi nessuno aveva pensato di preservare una corriera, troppo ingombrante, troppi dettagli da ricostruire. Mentre in altre nazioni sono stati istituiti musei specifici, in Italia niente. Questa amnesia ha avuto risvolti disastrosi ed in pratica il 99% dei vecchi bus è finito sotto le presse. Strategicamente l’operazione di oblio è riuscita, c’è tuttavia un tassello che è andato fuori posto. Alcuni appassionati, sono riusciti a salvare una piccola quantità di veicoli che oggi rappresenta l’ultima testimonianza del trasporto collettivo storico. Nato nel 1998 Esabus è un’ associazione che ha mantenuto attivi 5 autobus costruiti tra il 1959 e il 1976, di cui 4 Fiat ed 1 Lancia Esagamma ex Atm Milano. I mezzi sono custoditi a Bianzè insieme ad un consistente numero di fotografie. Da poco si sono aggregati 2 Fiat datati 1965 e temporaneamente un Fiat 308 della Fitram di La Spezia. Tra le corriere 2 portano l’insegna SAACV, azienda ormai estinta, ma che dal 1927 al 1995 ha costituito il polo delle autolinee della zona ciglianese.

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