Rivalta e Torino contro la cultura piemontese

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riceviamo e pubblichiamo dal Gruppo Consigliare Lista Civica Progetto Villamiroglio MPP (comune della Valcerrina, in provincia di Alessandria, indicato nella foto)

In questi ultimi mesi dell’anno 2022 sono state portate in consiglio comunale a Rivalta e al consiglio della circoscrizione 4 di Torino la mozione proposta dai consiglieri autonomisti di Villamiroglio della lista ‘Progetto Villamiroglio Mpp’ “sull’istituzione di una giornata della lingua e della letteratura piemontese”. 

Purtroppo sia nel comune di Rivalta che nella circoscrizione 4 di Torino la mozione è stata respinta. E’ davvero un peccato. Ci sembrava più che lodevole questa proposta che si collegava all’iniziativa del Dantedì a livello nazionale per valorizzare la lingua e letteratura italiana.

A Torino mozione è stata presentata dal consigliere leghista Carlo Morando . Hanno votato contro: Partito Democratico, Sinistra Ecologista, Lista civica per Torino, Moderati, Torino Domani. Astenuto il capogruppo dei 5 Stelle. Non abbiamo sufficienti informazioni sulle motivazioni che ha spinto questi consiglieri a votare contro la valorizzazione del  nostro patrimonio culturale regionale.

A Rivalta invece è stata presentata dal consigliere Federico Bò. In questo caso le motivazioni  che hanno spinto i consiglieri del pd e delle liste di maggioranza a bocciare la proposta le abbiamo potute constatare direttamente. Purtroppo non si sente nelle loro motivazioni alcun opinione nè giudizio obiettivi, ma esclusivamente pregiudizi ideologici col paraocchi: dall’appello alla multiculturalità (tranne che per la cultura piemontese), al doversi riconoscere in un’identità italiana (cosa c’entra con una giornata culturale sul piemontese?), allo spregio verso quel modello cantonale elvetico  – menzionato nella mozione, con riferimento alla Carta di Chivasso – che ha saputo valorizzare appieno i territori nelle loro specificità sia economiche che culturali. Ma il peggio del trash politico l’abbiamo riscontrato nell’atteggiamento di una consigliera, che si è in seguito astenuta, la quale ha liquidato il dibattito con considerazioni del tipo:  ‘non sono cose da portare in un consiglio”….”se abbiamo proprio del tempo da perdere” chiudendo con un “mi sembra di essere in Catalunya’. Ci chiediamo allora quando tutte le volte in cui nei consigli comunali si affrontano temi di portata generale come l’uguaglianza di genere o il sostegno a Greta Thunberg , temi che esulano dall’amministrazione locale, cosa avrebbe da dire in questo caso la suddetta consigliera….

Forse, ma questa non è una scusante, i consiglieri di Rivalta e della Circoscrizione 4 di Torino ignoravano che la mozione in questione è stata approvata da un Consiglio Provinciale e da una ventina di Comuni piemontesi tra cui, nel Canavese, Burolo, Parella, Quagliuzzo, Montalenghe e Sciolze e, sempre nella Città Metropolitana, anche da Chieri dove il voto è stato pressochè unanime

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