Quando Renzo Villa disse no a Bettino Craxi che gli chiedeva di vendere Antenna 3 Lombardia

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di Massimo Iaretti

“Ero con Renzo Villa, ricevette una telefonata, dall’altro capo c’era Bettino Craxi che gli chiese, probabilmente per conto di altri, di vendere Antennatre e lui rispose di no”. L’episodio è stato raccontato da Ettore Andenna domenica mattina alla presentazione del libro ‘Una fetta di sorriso’ scritto da Cristiano Bussola e avvenuta nella Sala incontri della 74esima Mostra regionale di San Giuseppe a Casale Monferrato, organizzata dalla D&N Eventi.

Con queste parole Andenna, figura storica e carismatica della storia della televisione italiana, ha rimarcato quanto Renzo Villa, lombardo di Luino, fosse attaccato a quella che considerava, a buon titolo, la sua creatura e la realizzazione del suo sogno. Cristiano Bussola, giornalista con un passato anch’egli televisivo (la sua carriera lo porto giovanissimo a diventare responsabile dei servizi giornalistici di Primantenna e ‘tenne a battesimo’ una giovane e timida Federica Panicucci negli studi di Casale per la registrazione del telegiornale dei bambini) ha voluto raccontare la vita di Renzo Villa fondatore della televisione commerciale facendolo raccontare da chi lo aveva conosciuto e lavorato con lui.

E nella giornata di domenica alla presentazione c’erano Wally Villa, consorte di Renzo prematuramente scomparso nel 2010, Ettore Andenna e la moglie Diana Scapolan, anch’essi protagonisti di tanta parte di quella splendida avventura, con Luigi Angelino codirettore de Il Monferrato a fare da moderatore.

Antenna 3 Lombardia con le sue trasmissioni (Bingo e La Bustarella solo per citarne un paio ma sono tantissime) tutte rigorosamente in diretta e con pubblico in studio per cinque sere la settimana, fu una vera innovazione a partire dal 1977 e seppe creare un dialogo tra chi era in studio e chi seguiva da casa quasi si intimità, oltre ad inventare letteralmente un nuovo modo di fare pubblicità che sicuramente ha lasciato un segno profondo in chi ha vissuto in quegli anni.

Chi scrive ricorda benissimo come fosse ieri di aver seguito una tramissione di Antenna 3 la sera prima di affrontare la prova della maturità classica molti anni fa. Come ricorda il discorso appassionato di Renzo Villa a sostegno di Enzo Tortora, in carcere vittima di un clamoroso errore giudiziario, oppure i ‘Gufi’ che alla domenica chiudevano la loro tramissione cantando ‘Porta Romana’ o le innumerevoli puntate della Bustarella appuntamento fisso sul teleschermo del venerdì sera.

Il libro, arricchito dalle testimonianze e da una documentazione fotografica che ne è indispensabile complemento è un ottimo mezzo per un’operazione di recupero della memoria di un’epoca televisiva (e sociale) che non tornerà ma che non per questo deve essere lasciata correre nel dimenticatoio.

A questo proposito è stata più volte ripetuto dai relatori l’invito a collegarsi con il sito internet viaperbusto15.it altra indispensabile occasione per conoscere più a fondo quegli anni e per non dimenticarli.

A tutto questo si è aggiunto quanto detto da Ettore Andenna e riferito in apertura che, da solo, rivela quello che era il carattere di Renzo Villa. Qualcuno dirà che era un visionario, ma un visionario di quelli che hanno dimostrato che i sogni non finiscono all’alba nella via ma che se ci si crede fortemente possono diventare una solida realtà.. Proprio come accadde con Antenna 3 Lombardia

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