Chivasso, arriva il 5 aprile la staffetta della Peace Run

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È previsto per mercoledì 5 aprile, alle ore 10, nel Parco del Bricel
di Chivasso l’arrivo della staffetta internazionale della Peace Run, l’iniziativa podistica
dell’Associazione Sri Chinmoy Oneness Home Peace Run, con sede a New York, fondata
nel 1987 da Sri Chinmoy, – ambasciatore di pace, atleta, poeta, artista, musicista,
scomparso nel 2007, che ha dedicato la sua vita ad ispirare le persone a trovare la pace
dentro se stesse, per poi diffonderla all’esterno.
La tappa europea di quest’anno è partita dal Portogallo, attraverserà diverse nazioni
europee concludendosi in settembre in Latvia, Estonia e Lituania per promuovere la
cultura della pace e della fratellanza tra i popoli. Ad oggi ha attraversato più di 150 nazioni
in tutti i continenti ed incontrato più di 7 milioni di partecipanti.
La staffetta è composta da un team di corridori provenienti da diverse nazioni, e porta con
sé una fiaccola di tipo olimpico, simbolo della comune aspirazione alla Pace, che viene
consegnata ai membri delle comunità locali. Autorità, associazioni e scolaresche
accoglieranno la Peace Run 2023, condivideranno il messaggio di pace con il motto “La
pace inizia da me – Peace begins with me” celebrando contestualmente anche la giornata
internazionale dello Sport per lo sviluppo e la pace indetta dall’Onu per il 6 aprile.
Peace Run ha ricevuto nel corso degli anni il sostegno di numerosi luminari tra i quali
citiamo di recente Papa Francesco, e tra i grandi della storia Nelson Mandela, Madre
Teresa di Calcutta, Michail Gorbačëv, Papa Giovanni Paolo II, il presidente della
conferenza generale dell’Unesco David Hepburn, personaggi dello sport e tanti altri.
A Chivasso, è previsto il prezioso coinvolgimento dell’associazionismo locale attraverso
attività di accompagnamento, animazione e sorveglianza dell’iniziativa.
La fiaccola infatti, lungo il percorso, viene consegnata ai membri delle comunità locali, dai
cittadini alle personalità di rilievo del mondo delle istituzioni, cultura e sport, ma una
particolare attenzione è rivolta a bambini e studenti, ai quali sono riservati percorsi
specifici sul tema della Pace (in Piemonte, quest’anno, la Peace Run ha collaborato con
l’USR). La fiaccola viene passata di mano in mano per condividere un’esperienza di unità
e fratellanza, affinché ognuno possa sentirsi parte di una “unica famiglia mondiale” che si
estende oltre i confini geografici, culturali e sociali.
“La Città di Chivasso – ha commentato il sindaco Claudio Castello – è onorata di
accogliere la staffetta internazionale della Peace Run e di consacrare ai valori della pace,
dell’amore e della fratellanza uno degli scenari ambientali più belli del territorio, a
conferma che in natura l’armonia è la regola, e la guerra è una contraddizione. Specie in

questa fase storica di drammatiche tensioni internazionali promuovere la cultura della
pace è un dovere che va seguito con vigore”.
“Un grande evento che ha portato la fiaccola della pace in moltissimi Paesi del mondo,
dall’Australia agli Stati Uniti, dall’Asia all’Africa – ha spiegato l’assessore comunale alla
Cultura e allo Sport Gianluca Vitale -, passando per quasi tutti i Paesi europei da nord a
sud dell’Europa, accolta anche dal papa, il 5 aprile farà una tappa straordinaria nella
nostra città. Cogliendo l’occasione del suo passaggio a Torino siamo riusciti con gli
organizzatori a portarla a Chivasso. Un evento sportivo senza precedenti che coniuga lo
sport con la promozione della pace. Sono orgoglioso e felice, come assessore alla cultura,
allo sport e all’istruzione che ciò possa accadere a Chivasso coinvolgendo i nostri studenti
e tutta la città in un messaggio meraviglioso – ha concluso Vitale – che lo sport può e deve
essere anche un potente strumento di promozione della cultura della pace”.
Per l’assessore comunale all’Ambiente Fabrizio Debernardi: “Il passaggio della fiaccola di
Peace Run a Chivasso è un’ottima occasione per riflettere quanto sia importante coltivare
la pace. Se poi uniamo questo gesto al bello della natura che ci circonda, siamo tutti più
portati ad entrare in sintonia con il creato e i nostri simili. La pace va coltivata innanzitutto
dentro di noi, per poterla poi ottenere anche altrove.”   
Nella stessa giornata, il fiume Po sarà denominato fiume di Pace, ovvero Luogo dedicato
alla Pace, aderendo così agli altri simboli permanenti di ispirazione per la pace “Sri
Chinmoy Peace-Blossom” che includono luoghi di incantevole bellezza ed ispirazione,
meraviglie della natura e siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco in più di cento nazioni.
Luoghi che contribuiscono a far fiorire la pace nei cuori e nelle vite di milioni di persone in
tutto il mondo e ci ricordano la comune ricerca della pace. Il tratto del fiume Po che bagna
Chivasso fa anche parte delle risorse dei luoghi Mab Po collina dell’Unesco, un vanto per il
patrimonio ambientale del territorio piemontese.
Al Parco del Bricel sarà piantumato un acero campestre dedicato alla Pace e sarà messa
in posa una targa per ricordare che pace e natura fanno parte della stessa famiglia e che
entrambe hanno bisogno del contributo di ognuno di noi per poter crescere ed espandersi.
L’associazione “Amici del Po – Chivasso” sensibilizzerà gli alunni sull’importanza del fiume
e dell’acqua.
La cultura della Pace viene intesa non tanto come mera assenza di conflitti, siano essi tra
singoli o individui, ma come una “presenza di pace” da costruire attivamente, una cultura
che per sua natura non può che fiorire a partire dal singolo individuo, dalla mente e dal
cuore di ognuno di noi, come ci ricorda il fondatore della staffetta, Sri Chinmoy: “Pace non
significa assenza di guerra, pace significa presenza di armonia, amore, soddisfazione e
unità. Pace significa un flusso di amore nella famiglia umana”.

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