Biella, Alessandro Ferrarotti miglior azzurro alla maratona di Eindhoven

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Agente di Polizia Locale e runner: un binomio perfetto per Alessandro Ferrarotti. L’agente del
Comando di via Tripoli 48 (trascorsi importanti in bicicletta, dove ha disputato alcune gare tra i
professionisti come il Gp di Donoratico, il Trofeo Laigueglia, Tour di Croazia, Tour di Slovacchia e
Gp Nobili) ha chiuso la sua prima maratona, corsa domenica ad Eindhoven, in 2h29’50” arrivando
15esimo tra le forze di polizia di tutta Europa e primo tra gli italiani, nella prova che assegnava il
Campionato Europeo delle Forze di Polizia.
“Non ero molto sicuro del risultato perché ho avuto un’infiammazione al tendine che mi ha tenuto
fermo – racconta il ventinovenne biellese -. Sono arrivato nei Paesi Bassi con un grosso punto
interrogativo, anche perché si trattava del mio esordio assoluto sui 42 km e 195 metri. Alla fine mi
ritengo molto contento del tempo: non me l’aspettavo e pensavo addirittura di non finire la gara. Gli
ultimi 4 km ho faticato, dopo una partenza cauta, in cui pensavo di stare sulle 2h40’. Dopo il
passaggio alla mezza maratona ho visto che stavo bene e i 32 km corsi da solo mi hanno permesso
un buon recupero, tanto da terminare al 55° posto assoluto”.
Ferrarotti riesce a dividersi bene tra il lavoro di agente e i duri allenamenti. “Sono fortunato perchè
avendo i turni posso gestire le due cose in maniera ottimale. I volumi di lavoro sono notevoli: corro
dai 140 ai 150 km alla settimana e in più c’è il lavoro, ma riesco a stare dietro a tutto”.
Per lungo tempo Ferrarotti ha condiviso una sana passione per la bicicletta. “Ho finito con il
ciclismo perché non avevo più motivazioni e l’inizio con la corsa c’è stato in primis per mantenermi
in forma. Poi perché lavorando riuscivo a fare solo questo. Pian piano mi è tornata la voglia di
gareggiare e i lusinghieri risultati hanno fatto il resto”.
Ad Eindhoven l’atleta biellese ha chiuso la sua prima maratona al primo posto tra gli italiani
mostrando subito un’ottima attitudine per la regina delle prove di corsa. Ma il futuro potrebbe
riservargli altre sorprese: “In primavera dovrei cimentarmi nella corsa campestre – conclude
Ferrarotti -. Poi la stagione avrà il suo clou nei Campionati Europei su pista. Non so ancora su quale
distanza sarò chiamato a cimentarmi, ma potrebbero essere anche i 3.000 siepi, una disciplina
particolare, che necessita di una preparazione specifica”.

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