Nella tarda mattinata di ieri 10 giugno, una 67enne di Borgosesia riceveva un
messaggio, che ella riteneva provenisse dalla propria banca, che la avvisava di una possibile frode
bancaria ai suoi danni.
Subito dopo, veniva contattata da un sedicente Tenente dei Carabinieri, il quale
confermava questa evenienza e le diceva di trasferire 18.000 Euro dal proprio conto ad un altro, di
cui egli stesso forniva le coordinate, al fine di preservare la somma da un possibile tentativo di furto
informatico.
Il numero telefonico da cui proveniva la chiamata di questo finto Carabiniere
corrispondeva proprio al numero di centralino di questo Comando Provinciale (0161-6101),
evidentemente riprodotto abusivamente con un’app che riesce a far comparire in modo fraudolento
un numero del chiamante diverso da quello da cui effettivamente proviene la chiamata.
In forza della fiducia ormai carpita, andato a buon fine – in senso tecnico – il primo
bonifico istantaneo, il truffatore che si fingeva Tenente richiamava la vittima e la convinceva ad
effettuare un secondo bonifico istantaneo di 26.000 Euro. In sostanza, se ne sono andati nel giro di
pochi minuti i risparmi di una vita.
Sono in corso le indagini dei Carabinieri di Borgosesia finalizzate ad individuare il
flusso del denaro, ad individuare i colpevoli e, per quanto molto difficile, a recuperare in tutto o in
parte il maltolto.
E’ bene rammentare che i Carabinieri non svolgono mai accertamenti così delicati per
telefono, e men che meno consigliano di trasferire somme di denaro – qualsiasi somma, dalla più
piccola alla più rilevante – dal proprio conto verso un altro; non forniscono coordinate bancarie di
chicchessia, e svolgono le indagini attraverso atti formali e non chiamate estemporanee, messaggi,
whatsapp, mail o qualsiasi altro metodo che non sia un colloquio diretto tra l’operatore e
l’interessato, che solitamente avviene all’interno degli edifici istituzionali.
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