Nonostante ufficiosamente il sito di Mazzè-Rondissone sembrerebbe
essere uscito dalla lista della Sogin per la costruzione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi,
l’amministrazione comunale di Chivasso non abbassa la guardia. La Giunta Castello ha infatti
deliberato un atto di indirizzo per la costituzione di parte offesa nei confronti della Società Gestione
Impianti Nucleari per quanto riguarda la procedura ed i criteri di valutazione e scelta dei siti inseriti
nella Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee. Lo stesso legale incaricato dai Comuni di
Rondissone e Mazzè ora predisporrà un esposto.
“Dopo aver condiviso con i comuni dell’area To 10 le osservazioni alla carta CNAPI – ha detto il
sindaco Claudio Castello –, continuiamo con fermezza la nostra battaglia per tutelare il territorio e
la popolazione del Chivassese dalle ricadute negative di carattere ambientale, economico e di
sicurezza dovute all’imprecisa valutazione dei criteri di previsione e scelta dei siti per la
costruzione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi”.
“Apprendiamo da alcuni mezzi di informazione che il sito previsto sul nostro territorio – aggiunge
l’assessore all’Ambiente Fabrizio Debernardi – pare sia stato escluso dai siti idonei al deposito
nazionale per rifiuti nucleari. Questa notizia non ci impedisce di proseguire nell’opera di contrasto
nella realizzazione del sito a nord di Chivasso. L’esposto alla Procura della Repubblica, sottoscritto
da Chivasso, Mazzè e Rondissone va proprio in questo senso, in quanto si ritiene indispensabile
riportare con una ampia e dettagliata documentazione, la non idoneità dell’area che era stata
individuata da Sogin all’inizio della procedura nazionale”.
Chivasso, la giunta presenterà un esposto contro procedura e criteri per il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi
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