Giovedì 23 marzo il Museo Leone di Vercelli propone una conferenza del professor Guido Michelone dal titolo “Il mondo dell’arte. I pittori da amare e scoprire”. Partendo dal suo recente volume Perdonami Picasso, 105 artisti moderni e contemporanei in cui Guido Michelone, studioso multiforme, raccoglie oltre cento biografie di grandi pittori, architetti, designer, fotografi da Fine Ottocento a oggi: per il Museo Leone attraverso una scelta di magnifiche immagini viene offerto un viaggio dal Piemonte all’Italia, dall’Europa a tutto il Pianeta, nel fantastico universo delle arti visive, fra astratte e figurative, realiste e surreali, classiche e avveniriste. Un modo per riflettere altresì sul ruolo del critico, del divulgatore,
dell’esperto in un ambito dove tradizione e avanguardia convivono pacificamente.
L’attività del docente vercellese, specializzata soprattutto nel mondo del jazz e del cinema, lascia spesso e volentieri larghi spazi alle arti visuali, magari incrociandole con quelle letterarie, sonore, audiovisive, oppure occupandosene nello specifico col recensire musei, gallerie, mostre e libri sull’arte per giornali locali e per riviste del settore. Dopo un quarto di secolo, dunque, accogliendo gli stimoli provenienti dalla pittura vercellese e le suggestioni fornitegli dalla grande arte contemporanea, Guido Michelone pubblica un testo che raccoglie brevi monografie su artisti sia locali sia internazionali,spaziando dall’Ottocento ai nostri giorni.
Manifestando l’amore per il disegno, praticato fin da bambino, non senza qualche uscita da artista in esposizione collettive a Vercelli, Novara e soprattutto Biella, dove il noto critico Philippe Daverio sceglie un suo cartoncino – intitolato appunto Perdonami Picasso – per la mostra collettiva 13 × 18, esposta anche a Venezia, Matera, Gerusalemme (e catalogo edito da Rizzoli), Guido Michelone inizia a conoscere e riconoscere l’altra moderna e contemporanea osservando i quadri di Roncarolo, Donna, Rinone, Vertice, Gazzone, Porta appesi alle pareti di casa grazie alla collezione paterna; in seguito ascoltando al liceo classico le suggestiva lezioni del professor Francesco Rosso; e infine, suggeritegli da quest’ultimo,
leggendo due testi fondamentali come Occhio critico di Guido Ballo e Arte moderna 1770-1970 di Carlo Giulio Argan. Da allora è una rincorsa ad ammirare le grandi raccolte a Brera, Uffizi, Capodimonte, Louvre, Prado, Metropolitan, Hermitage, British Museum, Tate Gallery.
Forte anche dell’esperienza come insegnante per tre anni di storia dell’arte nei licei di Biella e di Vercelli, e quale Professore di Arte Contemporanea all’Istituto Europeo di Design di Milano, Guido Michelone di recente, sempre sulle arti visive, ha tenuto alcuni corsi presso l’Accademia di Belle Arti Acme di Novara, oltre pubblicare il volume Il Jazz e le Arti dedicato appunto ai rapporti tra la musica afroamericana e le nuove forme di pittura, design, grafica, fotografia in ambitostatunitense. Il libro Perdonami Picasso infine verrà proposto nelle maggiori librerie di Piemonte e Liguria.

Massimo Iaretti

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