IVREA-Studenti del Cena tra i finalisti del concorso Raccontiamo la Shoah

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IVREA. Dopo mesi di lavoro e di impegno, domenica 28 gennaio presso il teatro Giacosa si è tenuta la premiazione del concorso Raccontiamo la Shoah, sostenuto dal Forum democratico del Canavese Tullio Lembo Ets, dalla Comunità ebraica di Torino sezione di Ivrea, da Unesco club per l’Unesco di Ivrea. L’iniziativa ha visto la partecipazione di diverse scuole della città, tra cui l’Iis Cena di cui è dirigente scolastico Enrico Bruno e sono emersi i lavori di tre classi. La giuria composta da Carla Aira, Liliane Barda, Roberto Battegazzorre, Barbara Manucci e Guido Rietti, ha valutato e individuato i finalisti. Per la 1ª categoria, Melissa Vottero Reis, Noemi Landriscina e Greta Aquila della classe 4 N, guidate dalla docente Chiara Guido, hanno scritto il racconto Il diario di Ida, tratto dalla testimonianza reale della deportata valdostana, Ida Desandrè. Per la 2ª categoria il racconto Alla fine siamo tutti un numero, prodotto dalle studentesse Rebecca Boggio, Ilaria Mazzucato e Maria Elisa Raicu, guidate dalla docente Maria Savoca, si sono emozionate per il risultato ottenuto e per le profonde riflessioni che il lavoro prevedeva. La giuria ha voluto però assegnare anche un premio per la critica al lavoro grafico eseguito dalle studentesse Agnese Bombonati che sorridente ha spiegato <<É stato un lavoro molto interessante, perché ci ha dato la possibilità di trattare questo doloroso argomento con lo scopo di trasmettere valori ed emozioni anche ai più giovani, attraverso la creazione di prodotti multimediali di impatto>>. Anche Marianna Maringoni ha fatto riferimento alla triste pagina storica e ha detto <<Siamo tutti a conoscenza delle mostruosità che sono avvenute durante l’Olocausto, ma questo progetto ci ha dato modo di andare oltre la semplice conoscenza degli eventi e di riflettere con più consapevolezza. Abbiamo scelto di rappresentare la negazione del diritto all’istruzione e, durante la realizzazione, ci siamo soffermate molto a pensare ai nostri diritti e alle nostre libertà, che spesso sottovalutiamo>>. Dunque, questo lavoro ha permesso alle allieve di riflettere anche sui loro diritti come ha affermato Virginia Valsecchi <<Abbiamo deciso di realizzare questo progetto per ricordare i bambini a cui è stata negata l’istruzione e per sottolineare l’importanza di quest’ultima, che ai giorni d’oggi viene data per scontata>>. Makeda Belvito ha messo in evidenza l’importanza del lavoro grafico << per rappresentare, attraverso una semplice immagine, l’importanza dell’istruzione, un diritto che ci accomuna, ma che in quel periodo storico è stato negato ai bambini ebrei>>. Soddisfatti anche i docenti Meli e Sciorilli che hanno seguito la realizzazione del lavoro, affermano <<La partecipazione al concorso è stata accolta con impegno e serietà dai nostri alunni e ha permesso un’elaborazione attiva e profonda di questa tragica pagina storica>>.

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