Padania Separatista un libro da leggere per conoscere e comprendere

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di Massimo Iaretti

Si può benissimo non essere indipendentisti, separatisti, federalisti, autonomisti ma un libro come ‘Padania Separatista’ è un testo che occorre comunque leggere se si vuole, da un lato, comprendere che un determinato fenomeno non è nato per caso all’inizio degli anni Novanta, e dall’altro acquisire  una notevole di dati storici su movimenti politici e di territorio che altrimenti rischierebbero di finire nell’obblio. Il testo, edito nel 2020 dall’Associazione Gilberto Oneto per i tipi di Leonardo Facco Editore riprende, prosegue ed estende il lavoro svolto dallo storico sudtirolese Claus Gatterer ‘In lotta contro Roma. Cittadini, minoranze e autonomie in Italia’, fondamentale per chi si occupi di indipendentismo ed autonomia ma con due limiti. Il primo è di natura temporale perché, pubblicato nel 1968, estende la sua analisi solo sino all’inizio degli anni Sessanta. Il secondo è di natura geografica focalizzando Gatterer la sua analisi soprattutto su territorio dell’Arco Alpino, in particolare il Sud Tirolo, e sulle regioni a Statuto Speciale. ‘Padania Separatista’ invece, si spinge oltre come era nelle intenzioni dell’Associazione Oneto analizzando lo sviluppo del pensiero autonomista e indipendentista sino agli anni Novanta ed alla nascita della Lega nelle varie regioni del Nord: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Emilia Romagna, Veneto, Trentino, Friuli, con due varianti quella della Ladinia e del Territorio Libero di Trieste. Gli autori, tutti esperti nel settore non hanno bisogno di presentazioni: Ettore Beggiato, storico e venetista, tra i primi consiglieri regionali autonomisti eletti, Elena Bianchini Braglia, storica esperta di storia estense, Roberto Gremmo, direttore di Storia Ribelle, autonomista della prima ora in Piemonte, Giovanni Polli, giornalista professionista ed esperto di culture e lingue delle nazioni senza Stato, Gianfranco Ruggeri, vice presidente dell’Associazione Gilberto Oneto, Annalisa Vian, iscritta al movimento politico ladino, il tutto con il coordinamento redazionale di Daniela Piolini Oneto.

Tutti, forti anche del loro bagaglio culturale e politico, hanno ripercorso nei singoli ambiti territoriali la storia dei movimenti che si sono succeduti nelle regioni del Nord dal 1946 sino alla nascita della Lega di bossiana memoria. Questa è una parte consistente, seppur non esclusiva, del pensiero autonomista, federalista, indipendentista, separatista che abbraccia anche altre aree ed altri ambiti in Italia. Ma qui occorrerebbe una parte seconda.

In ogni caso è un testo che è consigliabile leggere da chiunque voglia comprendere meglio e parlare dell’argomento con una base e non sui sentito dire.  

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