Biella, Alessio Ercoli ha ricordato Anna Sartoris in consiglio comunale

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Anna Sartoris, primo consigliere a parlare in lingua piemontese nel Consiglio regionale del Piemonte, recentemente scomparsa, è stata commemorata giovedì a Palazzo Oropa, in consiglio comunale. Di seguito pubblichiamo l’intervento integrale del capogruppo della Lega , Alessio Ercoli:

Anna Sartoris era una grande piemontesista.

È stata protagonista di importanti battaglie a difesa della cultura e dell’autodeterminazione del Piemonte.

Direttore politico di “Informazione Catalana”. Ha iniziato l’attività politica istituzionale come consigliere comunale a Santhià.

Prima donna autonomista eletta in consiglio regionale del Piemonte. Successivamente in Provincia di Vercelli (quando la Provincia di Biella non c’era ancora).

Anna Sartoris è stata consigliere comunale a Biella all’inizio degli anni ’90.

È stato anche il primo consigliere a parlare in lingua piemontese in Consiglio regionale.

Nell’ultimo periodo ho avuto modo di partecipare a diverse iniziative al suo fianco, tra le quali il nuovo storico patto per l’autonomia del Piemonte a Chivasso, al quale ha partecipato anche il Presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia.

L’ultima volta fu proprio in questa sala, in occasione della 1ᵃ Festa del Piemonte il 19 luglio, alla quale Roberto Gremmo ha partecipato come relatore e Anna l’ha accompagnato, come sempre. Sempre al suo fianco.

A Roberto va un personale e collettivo abbraccio.

Quando mi ha comunicato la terribile notizia, il primo pensiero è andato a lui. E a loro: alla loro unione, alle loro battaglie, alla loro passione comune. Un grande legame, pieno, profondo.

Non nascondo di aver provato un po’ di timore. Timore di non ricevere più le email periodiche con l’ultimo articolo de La Nuova Padania che non avevo ancora letto o con l’ultimo evento organizzato. Invece quelle email sono proseguite, forse ancora più numerose di prima, e in una delle ultime il bel ricordo di Gremmo sul foglio “Piemont” che conferma quanto figure come Anna Sartoris abbiano lasciato il segno nella battaglia identitaria piemontese e del Nord. Quanto il loro lavoro sia stato importante e quanto l’attivismo, i contatti tessuti nel tempo e l’apporto culturale abbiano costituito delle radici via via più profonde che sta a noi curare, una consapevolezza che sta a noi accrescere.

La responsabilità è tanta, ma lo dobbiamo a personaggi come Anna, che direttamente o indirettamente hanno condizionato l’attività politica sul nostro territorio.

It salutoma Anna. Ël Piemont at dis mersì. Biela at dis mersì”

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