Chivasso, iniziative legate all’esposizione su Carlo Levi

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Proseguono le iniziative correlate alla Mostra “Arte, politica e scrittura: la vita come passione. Carlo
Levi” che si tiene a Palazzo Einaudi in via Lungo Piazza d’Armi 6 in Chivasso dal 29 aprile al 21 maggio.
La Mostra è organizzata dall’Università della Terza Età del chivassese e dall’Istituto Tecnico Commerciale
“Galileo Ferraris – Sede “Calamandrei”. Hanno collaborato anche la Fondazione “Giorgio Amendola” e
Centro Studi Carlo Levi di Torino e la Pinacoteca Carlo Levi di Alassio. Lo studio è stato condotto
congiuntamente da docenti ed allievi dell’Uni3 di Chivasso e quelli delle classi quinte dell’Istituto di
Crescentino.
L’11 maggio 2023 ore 21 (Palazzo Einaudi) si avrà la proiezione del Film “Lucus a lucendo: a proposito
di Carlo Levi” di Alessandra Lancellotti e Enrico Masi, con la partecipazione di Stefano Levi Della Torre.
Carlo Levi fu scrittore e pittore, la cui maniera vagamente impressionista lascia indovinare a chi
vuole intenderla l’interrogazione ansiosa di un’al di là delle cose, la dissimulazione del fantastico
dietro la placidità del quotidiano. Espone nel 1923 i suoi primi quadri alla Biennale di Venezia
facendosi portatore di spicco di una pittura incentrata sulla forza del colore che rifiuta la falsa
classicità e la monumentalità della produzione artistica fascista. Simultaneamente, il suo impegno lo
affianca a Piero Gobetti e alla prima formazione nettamente antifascista e liberale. Emigrato in
Francia, torna clandestinamente in Italia dove collabora con la rivista “Lotta politica” e dove nel
1934 viene arrestato e un anno dopo confinato in un borgo lucano impregnato di irrazionalità, in cui
esercita la sua professione di medico e un impegno politico irriducibile, scopre la vocazione
antropologica e quella per la scrittura.
In quei luoghi ‘senza luce’, diventa l’amico e il confidente di uomini e donne di cui non sa niente e a
cui, nel corso del suo esilio, finisce per sentirsi prossimo al punto da rimettere in discussione la
propria cultura. Privilegiato, a dispetto della pena, Levi non abdica la sua identità di borghese colto
ma interroga se stesso e la sua relazione con gli altri, preparandosi al giorno in cui sarà finalmente
libero di portare la sua testimonianza nel mondo. Con le parole e con i colori, l’autore piemontese
contribuì a imporre nell’Europa del dopoguerra il neorealismo italiano come una rivelazione. E come
una ‘rivelazione’, una progressiva epifania, appare Carlo Levi nel documentario di Alessandra
Lancellotti ed Enrico Masi che raccordano la sua ricerca di pittore con la pratica di romanziere. A
partire dai luoghi del suo confino (Grassano e Aliano), Lucus a Lucendo – A proposito di Carlo
Levi intercetta la dissonanza tra la sua esistenza e la Storia. Dallo scarto nasce un racconto (“Cristo
si è fermato a Eboli”) di cui il tempo è la materia, l’oggetto sensibile che si sottrae ma che l’autore
vuole descrivere e comprendere.
Il 15 maggio 2023 poi ore 21: presentazione del libro “La bellezza di essere meridionali” di Marcello De
Stefano

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