Ivrea, il 7 maggio parte il Festival dello Sviluppo Sostenibile

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L’ottava edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, promosso dall’ASviS, si terrà dal 7 al 23 maggio in tutta Italia, online e all’estero e il suo evento inaugurale sarà ospitato dalla città di Ivrea presso le Officine H, grazie all’organizzazione dell’associazione Quinto Ampliamento e di Confindustria Canavese e al prezioso supporto di Andersen Italia, Infinityhub S.p.A. Benefit e Message SpA Società benefit.

Un evento di rilevanza nazionale che rafforzerà ulteriormente la centralità di Ivrea rispetto all’ampio processo di transizione verso la sostenibilità non solo economica ma anche sociale ed ambientale.

Si tratta di una grande occasione per portare Ivrea alla ribalta nazionale su temi che sono sempre stati al centro non solo della vicenda imprenditoriale di Olivetti ma anche di tutti i piccoli e medi imprenditori del nostro territorio, sempre sensibili alle istanze ambientali e sociali – afferma Paolo Conta Presidente di Confindustria Canavese – da tempo ci muoviamo su questo tema per fornire a tutti gli strumenti necessari per affrontare un cambiamento da cui uscire con imprese caratterizzate da maggiore solidità e capacità competitiva e con un territorio sostenibile e attrattivo”.

L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), che riunisce oltre 320 organizzazioni del mondo economico e sociale, organizza il Festival insieme ai suoi Aderenti e con il supporto dei Partner e dei Tutor, su un arco di 17 giorni, tanti quanti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 dell’Onu. Il Festival sensibilizza ogni anno fasce molto ampie della popolazione sui temi della sostenibilità (economica, sociale e ambientale) e sull’Agenda 2030. Con il coinvolgimento di centinaia di organizzazioni in tutta Italia, della rete di ambasciate e di istituti di cultura italiani all’estero, il ruolo attivo giocato dalle Università e la collaborazione dei territori, la manifestazione raggiunge milioni di persone, confermandosi un’esperienza unica nel panorama internazionale.

“Abbiamo prontamente colto l’occasione di accogliere ad Ivrea questo importante evento, ci aiuterà a continuare la trasformazione del nostro territorio e a focalizzare l’attenzione sul ruolo delle imprese per raggiungere gli obiettivi 2030 – interviene Alberto Zambolin, vice presidente di Quinto Ampliamento e vice presidente di Confindustria Canavese con delega per la Sostenibilità  – Quinto Ampliamento ha riunito una comunità chiamata Walls Down fatta di organizzazioni non profit, operatori finanziari, hub di innovazione tecnologica, imprese e università con la convinzione che la trasversalità delle competenze e la collaborazione tra mondi diversi sia la chiave verso progetti a vero impatto positivo.

L’Alleanza organizzerà il Festival con un format simile all’ultima edizione, organizzando gli eventi principali in diverse città in tutta Italia, ognuna delle quali ospiterà una tappa del Festival, con eventi sulle diverse tematiche. Con questo format, il Festival torna ad assegnare ai territori un ruolo da protagonista. In particolare, il Festival si aprirà a Ivrea proprio per portare avanti una riflessione sul ruolo che il settore privato deve svolgere nel favorire la transizione verso la sostenibilità, per illustrare gli ostacoli principali e individuare soluzioni concrete di integrazione.

L’obiettivo del Festival è quello di diffondere la cultura della sostenibilità, rendere lo sviluppo sostenibile un tema di attualità e richiamare l’attenzione nazionale e locale sulle problematiche e le opportunità connesse al raggiungimento degli SDGs, contribuendo in questo modo a portare l’Italia su un sentiero di sostenibilità. In particolare, il Festival intende:

·         contribuire a far sì che lo sviluppo sostenibile, nelle sue diverse dimensioni (dalla lotta alla povertà a quelle contro i cambiamenti climatici e tutte le forme di disuguaglianza, dall’impegno per l’innovazione, l’occupazione e l’educazione di qualità alla tutela dell’ambiente), diventi la prospettiva condivisa del Paese;

·         promuovere un cambiamento culturale e di comportamenti individuali e collettivi;

·         stimolare richieste che “dal basso” impegnino la leadership del Paese al rispetto degli impegni presi in sede ONU;

·         dare voce ai cittadini, alle imprese, alle amministrazioni locali e alla società civile per favorire il dialogo, il confronto e la condivisione di best practice sui temi dell’Agenda 2030 e far nascere nuove idee e soluzioni per la sostenibilità del Paese. È infatti necessario l’impegno di tutti e a tutti i livelli (istituzionale, politico, imprenditoriale e della società civile) per far sì che lo sviluppo sostenibile diventi il tema prioritario dell’agenda nazionale, politica ed economica. 

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