dal Partito della Rifondazione comunista e Unione Popolare riceviamo e pubblichiamo:
Adesione alla manifestazione contro l’autonomia differenziata a Torino martedì 4 aprile Comunicati di Rifondazione Comunista e Unione Popolare
Rifondazione Comunista esprime la propria adesione alla manifestazione contro l’autonomia differenziata, prevista per martedì 4 aprile ore 16 a Torino, in piazza Castello.
Il Ddl Calderoli, firmato dal Presidente della Repubblica Mattarella, rappresenta una grave minaccia per l’unità e la coesione del Paese. La differenziazione dei diritti e delle opportunità tra le diverse realtà territoriali potrebbe infatti portare a una frattura sociale e culturale profonda, aumentando le disuguaglianze tra i cittadini.
L’autonomia differenziata porterà il paese a un federalismo asimmetrico, in cui alcune regioni avranno maggiori poteri e risorse rispetto alle altre, a scapito dell’interesse nazionale.
Siamo convinti che la difesa dell’unità del Paese e della solidarietà tra i cittadini, nel pieno rispetto dei princìpi della nostra Costituzione, debba essere una priorità per le istituzioni e la società civile. Per questo motivo, parteciperemo alla manifestazione per esprimere il nostro netto rifiuto a ogni proposta di autonomia differenziata. Invitiamo tutte e tutti i cittadini a difendere insieme l’unità e la coesione del nostro Paese.
Alessio Giaccone – segreteria regionale del PRC-SE di Piemonte e Valle d’Aosta
Fausto Cristofari- Segretario provinciale PRC- SE Torino e provincia
Unione Popolare aderisce alla manifestazione contro l’Autonomia Differenziata di martedì 4 aprile, ore 16 in piazza Castello a Torino.
Il progetto di Autonomia Differenziata, sostenuto nel tempo anche dal PD oltre che dalle forze di destra, si sta concretizzando attraverso il ddl Calderoli, appena firmato dal Presidente Mattarella. Si tratta di un atto che costituisce un grave attacco all’unità e alla coesione sociale del Paese, aumentando ulteriormente le disuguaglianze fra i/le cittadini/e. *Una deriva permessa dalla sciagurata riforma del Titolo V nel 2001, con cui il centro-sinistra, col sostegno dei sindacati confederali, diceva di voler frenare le spinte federaliste della Lega e che invece oggi, come era ampiamente prevedibile, rischia di portarci verso una completa autonomia.
Ciò che è avvenuto con la regionalizzazione della Sanità e dell’Edilizia Sociale pubblica, sta ad esemplificare quali sarebbero gli effetti, ulteriormente amplificati, dell’applicazione dell’Autonomia Differenziata: un Paese con diritti applicati a macchia di leopardo, con enti locali sempre meno in grado di finanziarli e con lavoratori pubblici sempre più divisi in tanti piccoli gruppi e quindi ricattabili.
Ribadiamo quindi il nostro fermo rifiuto nei confronti di ogni forma di Autonomia Differenziata e il nostro sostegno alle iniziative che vi si oppongono, ribadendo la necessità di tornare alla versione originaria del titolo V. Con queste motivazioni parteciperemo alla manifestazione del 4 aprile ed invitiamo alla massima partecipazione, per la difesa della Costituzione e della coesione territoriale e sociale del nostro Paese. Unione Popolare Torino
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