Giovanna Giolitti sulle orme di Giovanni dal Piemonte all’Europa

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Giovanna Giolitti, avvocato e pronipote dello statista Giovanni Giolitti ha deciso di fare il ‘grande passo’ in politica. Sarà infatti candidata alle prossime elezoni europee nelle liste di Fratelli d’Italia per la circoscrizione Nord Ovest.

Le abbiamo posto alcune domande sulle motivazioni di questa scelta.

Come è nata questa discesa in campo ?

Da operatore del diritto mi rendo conto che l’ impatto della normativa europea è notevole.

La farraginosità della sua applicazione, la rende molto spesso inefficace in quanto non ha trovato una buona armonizzazione e sovente le circolari applicative alla stessa collegate mancano, o laddove sono redatte sono inadeguate rispetto ai territori cui devono essere applicate. Credo fermamente in una Europa che si ponga come potenza politica, economica ma occorre apportare modifiche alla burocrazia. molte normative sono penalizzanti così come formulate per i cittadini, Penso ad esempio alla normativa sulle auto elettriche. Per quanto l’ecologia e l’attenzione per la salute del nostro pianeta siano punti fondamentali e da me condivisi ritengo che occorra effettuare un bilanciamento degli interessi su elementi che tengano in considerazione che i dati sul maggior inquinamento derivano dalla industrializzazione asiatica e dal sud America . quindi a mio avviso si dovrebbe partire dal risolvere le problematiche ambientali dei luoghi maggiormente critici.

In definitiva ciò che mi muove alla candidatura è mettere a servizio della collettività le mie competenze tecniche con la consapevolezza di poter contare sul confronto con persone a me vicine di grandi capacità, in un’ottica di Maggiore efficacia della macchina Europa e di un maggiore peso dell’Italia nelle decisioni da prendere.

Quali sono le istanze del Nord Ovest che, se eletta, intende portare a Bruxelles e Strasburgo ?

Posto che ritengo che il compito di chi si avvicina all’Europa si adoperarsi per una semplificazione delle normative della burocrazia Le istanze del nord-ovest che sento come urgenti e per le quali sono maggiormente sensibile sono le seguenti: 1) implementazione e investimento sulle infrastrutture, i collegamenti tra la Liguria il Piemonte e la Francia devono avere un occhio di riguardo perché i disservizi vanno impattare su economia, turismo e qualità della vita dei cittadini 2) tutela e protezione dei prodotti tipici, impegno nella ricerca, supporto alle imprese familiari per aiutarle a innovarsi e incrementare la redditività 3) intervenire su normative penalizzanti come blocco euro 5 e case Green 4) interventi di modifica alla pac 5) apportare correzioni/ modifiche alla direttiva bolkenstein poiché penalizzante nella sua applicazione (lidi e ambulanti) onde evitare procedure di infrazione verso l’Italia.

Quale eredità ‘europea’ le ha lasciato il suo bisnonno ?

Il bisnonno era un uomo che conosceva le lingue straniere viaggiava e intratteneva relazioni diplomatiche con i governi stranieri. I miei genitori hanno investito sul mio apprendimento di lingue straniere, che ad oggi mi permette di interloquire senza problema alcuno con stranieri e di adattarmi ad altre culture e abitudini. ritengo altresì fondamentalel’implementazione delle capacità diplomatiche e il portare avanti l’esercito europeo.

Per troppo tempo sono state tralasciate le relazioni diplomatiche e credo che occorra riaffermare il ruolo degli ambasciatori e affinare i politici soprattutto a livello di Europa a sensibilizzarsi e a essere preparati ad una negoziazione internazionale. l’Europa nasce non solo da trattati aventi spirito di incrementare il commercio ma a maggior ragione deve evolversi e diventare Unione e riferimento di pensiero politico con una propria individualità rispetto alle altre potenze al fine di farsi promotrice di soluzioni di pace laddove vi sono conflitti . strettamente correlata la creazione di un esercito europeo ben strutturato a difesa dei principi democratici e costituzionali condivisi dagli Stati membri con la carta di Nizza al fine di raggiungere una solidarietà sostanziale e un senso di protezione reciproco. per noi italiani sarebbe nevralgico far parte di un esercito europeo visto il mancato rafforzamento ed investimento nelle nostre forze armate.

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