di Patrizia Monzeglio

Incuriositi dal successo che il libro “La canzone di Achille” di Madeline Miller sta riscuotendo fra i
lettori più giovani, abbiamo voluto accertare di persona per quale strano motivo un ragazzo dei
nostri tempi può appassionarsi a una storia antica che a scuola viene per lo più vissuta come un
noioso e inutile retaggio del passato.
Leggendo il romanzo ci siamo resi conto che tutti quei frammenti della guerra di Troia rimasti nella
nostra memoria, tutti quei personaggi epici di cui facciamo un po’ fatica a ricordare il ruolo, in
questo romanzo prendono vita disegnando un affresco dove la dinamica degli eventi si
accompagna alla descrizione minuziosa del vissuto quotidiano dei protagonisti. In questo ‘retelling’,
come oggi viene chiamata la rivisitazione di un libro famoso o di un mito, la Grecia dell’antichità la
si può quasi vedere, la si può vivere.
Il legame fra Patroclo e Achille è il perno intorno al quale ruota il racconto. Nella Prefazione del
libro l’autrice Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, confessa di aver scelto
questo argomento ricordando la sua tesi di laurea, quando aveva dovuto affrontare «un tema che
per me era terribilmente frustrante: il modo in cui gli studiosi moderni affrontavano il rapporto tra
Achille e Patroclo, etichettandoli come “buoni amici”». Per questo nel romanzo la scrittrice dà
ampio spazio al loro legame d’amore, trattandolo con delicatezza, facendo capire quanto profondo
può essere un sentimento.
Il personaggio di Patroclo, descritto come mite e sensibile, è una figura che i giovani d’oggi
possono sentire più vicina rispetto agli eroi epici e con cui possono più facilmente immedesimarsi.
Se a questo si aggiunge lo stile moderno e una narrazione capace di emozionare si può capire il
motivo del successo di una storia classica diventata un bestseller mondiale tradotto in trentadue
lingue.
In Italia, il quotidiano ‘La Repubblica’ in collaborazione con alcuni giovani influencer di BookTok, il
settore letterario di Tik Tok, ha regalato una seconda vita al libro a distanza di dieci anni dalla sua
prima pubblicazione. L’opera è stata infatti scelta dal Comitato editoriale, ristampata e distribuita in
edicola. Il romanzo, letto da molti giovani grazie al passaparola, è oggi usato da alcuni professori
nelle scuole per avvicinare gli studenti ai testi classici.
“La canzone di Achille” è un bell’esempio di come un romanzo possa diventare il tramite per
letture più impegnative. Con questo libro i personaggi che popolano i capolavori dell’antichità,
come Achille ed Ettore, Agamennone e Odisseo, smettono di essere miti lontani e diventano figure
amiche, protagonisti di storie che ci coinvolgono e ci fanno riscoprire quell’epoca remota con le sue
convenzioni e la sua violenza, con i suoi valori e i suoi riti.

Massimo Iaretti

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